venerdì 27 maggio 2011

CETRIOLI (contaminati – allerta in Germania)

Le autorità sanitarie tedesche sono in allerta. In pochi giorni  a causa di alimenti contaminati da un batterio chiamato Escherichia coli O104 ci sono stati 4 morti e oltre 140 persone colpite da disturbi intestinali, la maggior parte residenti nel nord del paese. Le autorità di controllo  pensano di avere individuato la causa in  cetrioli  provenienti dalla Spagna lavati male e mangiati crudi. In un primo momento i sospetti si erano indirizzati anche su pomodori e altre verdure. Per questo motivo l’Institut Robert Koch (RKI) che si occupa della questione ha consigliato   di consumare cetrioli, pomodori, zucchine  e altre verdure  solo dopo averle cucinate per almeno dieci minuti a 70°C. - La questione che preoccupa di più i sanitari sono i casi di Sindrome emolitico e uremica (SEU) che si sviluppa in alcuni soggetti dopo l'ingestione di alimenti contaminati, perché possono provocare disturbi seri e anche la morte.  Secondo i dati a disposizione nel mese di maggio, negli ultimi  15 giorni, sono stati diagnosticati 140 casi di SHU, rispetto ai 65 che si registrano in tutta la Germania in un anno. I sanitari del RKI ritengono che la patologia sia collegata alla tossina dell' Escherichia coli O104. – 
Non tutto è però così scontato perché in genere la malattia colpisce i giovani (l’anno scorso su 65 casi solo 6 pazienti avevano più di 18 anni), mentre in  questo caso le persone più colpite sono donne di una certa età e questo risulta  strano. - Per evitare confusione va detto che l’Escherichia coli non è un batterio killer come scritto su alcuni giornali.  Il 99% delle varietà di Escherichia coli  convive con l’uomo, ovvero si trova  nel nostro intestino e nell’ambiente. Esistono però alcune varietà considerate patogene per l’uomo e altre che possono diventarlo in seguito a scambi di geni con altri batteri. Per ora gli esperti di microbiologia non si sono espressi ma  le ipotesi di essere di fronte ad un Escherichia coli modificato, altamente patogeno rappresenta una possibilità. Il batterio infatti sarebbe  in grado di sviluppare una tossina  in grado di superare la barriera intestinale e entrare nel ciclo del sangue e poi manifestarsi nei reni con la malattia (SEU). - Gli interrogativi da sciogliere sono ancora troppi per fare previsioni o diagnosi. Bisogna capire se  il nuovo tipo di Escherichia coli O104 è collegato ad un solo prodotto o ad un gruppo di ortofrutticoli, se la fonte è unica e stabilire l’origine. Si tratta di aspettare ancora qualche giorno e di fare indagini epidemiologiche accurate. - In Italia il ministero della Salute sino ad ora non si è espresso e anche il sistema di allerta europeo non si è attivato, anche se l'agenzia stampa Reuters in un comunicato di oggi pomeriggio non esclude collegamenti con altri paesi.

Cos’è e come si può entrare in contatto con l’ESCHERICHIA COLI ? L’ Escherichia coli è il più classico rappresentante della flora microbica intestinale dell’uomo e di molti animali a sangue caldo. E’ un microrganismo che di norma non causa malattie, anche se è da sempre utilizzato come indice di contaminazione fecale dell’acqua e degli alimenti. Nell’ambito della specie esistono  alcune varietà che possono causare malattie all’uomo. Tra questi ceppi ci sono i ceppi enteroemorragici di E. coli (EHEC), il cui capostipite è rappresentato dal sierotipo O157:H7 e che comprende anche il sierotipo O 104 evidenziato  in Germania in grado di sintetizzare tossine di tipo Shiga (Shiga-like toxins, o ST), dette anche verocitotossine (VT). Queste tossine  sono responsabili di malattie gravi come la Colite Emorragica (CE) e la Sindrome Emolitico Uremica (SEU). Il serbatoio principale di Escherichia coli è l’intestino degli animali  che tramite le feci arriva nell’ambiente esterno. Gli alimenti si contaminano perché entrano in contatto, nell’ambiente, con materiale fecale proveniente da animali infetti (ortaggi, frutta, ecc.) o a causa di contaminazione fecale durante le fasi di mungitura del latte e produzione di carne al macello. Gli alimenti contaminati (carne macinata, latte crudo, insaccati stagionati, ortaggi), rappresentano il principale veicolo d’infezione. Tuttavia è stata provata anche la trasmissione da persona a persona e la trasmissione mediante contatto diretto con gli animali escretori.

Quindi, Escherichia si Escherichia no, niente eccessivi allarmismi, dopotutto la cosa è tutta ancora in embrione (non c’è ancora nulla di certo) però, suggerirei, a scanso di equivoci-rischi, i cetrioli (in attesa che il tutto sia definitivamente chiarito e che gli organi di controllo al termine dei dovuti accertamenti emettano o meno provvedimenti in materia) ‘lasciamoli’ sui banchi dei fruttivendoli, mercati, supermercati ed in ogni punto vendita (personalmente non ci metterei la mano sul fuoco sulla ‘credibilità’ delle diciture di provenienza – obbligatorie per legge, se non vado errato – di prodotti alimentari)  od addirittura, se non se n’è certi al 100% sulla loro sicurezza (provenienza di concimi, utilizzati od altro), negli orti siano questi nostri che di amici o conoscenti. Meglio un cetriolo marcito che uno di noi con problemi di salute procurati dall’ingestione di un cetriolo … discutibile. Un saluto. Luciano Cremascoli -

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