domenica 24 luglio 2011

PROFETA NON SARO' di Demis Roussos

Oggi niente malattie, salute e/o dintorni ma un po’ di ... musica. Un bellissimo brano del 1982 cantato Demis Roussos, nome completo Artemios (Demis) Ventouris Roussos (in greco: Αρτέμιος [Nτέμης] Bεντούρης Pούσσος), cantante e bassita greco nato ad Alessandria d’Egitto il 15 giugno del 1946. Considerato una delle migliori voci della storia della musica ha saputo esprimere il passato ellenico e la bellezza delle terre in cui ha vissuto attraverso un canto poetico e soave dall’intensità unica, prestato a generi diversissimi, dal rock progressivo, alla disco music (Midnight is the time), alle tante varianti del pop. Ma NON divaghiamo oltre, mi ero ripromesso di NON dilungarmi più di tanto per lasciare spazio alla … musica.

Demis  Roussos

PROFETA NON SARO’

Profeta non sarò
ma il cuore mio
sa già che
io non vivrò
un solo istante
d'ora in poi
senza di te
profeta non sarò
ma il cuore mio
saprà dirti
al posto mio
che vivrò solo
per la tua felicità
solo per noi
solo per noi
dimmi amore
se mi vuoi
dimmi se
mi seguirai
in qualche mare
ci sarà
un' isola di eternità
solo per noi
solo per noi
profeta non sarò
ma il cuore mio
sa già
che vivrai in me
tutta la vita
e forse più
anche al di là
dimmi amore
se mi vuoi
dimmi se
mi seguirai
in qualche mare
ci sarà
un' isola di eternità
solo per noi
solo per noi
dimmi amore
se mi vuoi
dimmi se
mi seguirai
in qualche mare
ci sarà
un' isola di eternità
solo per noi
solo per noi.


Ed ora, cuffia in testa, volume al massimo (per NON disturbare chi avete intorno od addirittura i vicini di casa), si clicchi sul ‘triangolino’ al centro dell’immagine sottostante e via alla VideoMusica; volendo, si può anche seguire il brano leggendo il testo qui sopra. Buon … Ascolto.
'Profeta non Sarò' con D.Roussos

Piaciuta ? Se vi è piaciuta gradirei un cenno di consenso. Stesso valesi per un ‘non mi è piaciuta’ magari con una motivazione. Ad ogni modo, piaciuta o meno a me più di tanto la cosa NON tocca; l’importante è che piaccia a me e sono quasi 30anni che ogni tanto me la ascolto quindi c’è ben poco ancora d’aggiungere. Questa è anche la ragione principale perché l’ho voluta anche nel mio Blog. Un saluto. Luciano Cremascoli -

venerdì 22 luglio 2011

AMBIENTE-NATURA-PAESAGGIO (n. 7)

“L’ANGUILLA”
di Eugenio Montale
                                     un' anguilla

(…) l’anguilla, torcia,frusta,

freccia d’Amore in terra
che solo i nostri botri o i disseccati
ruscelli pirenaici riconducono
a paradisi di fecondazione;
l’anima verde che cerca
vita là dove solo
morde l’arsura e la desolazione,
la scintilla che dice
tutto comincia quando tutto pare
 incarbonirsi, bronco seppellito;
l’iride breve, gemella
di quella che incastonano i tuoi cigli
e fai brillare intatta in mezzo ai figli
dell’uomo, immersi nel tuo fango, puoi tu
non crederla sorella ?
Eugenio Montale
Su Eugenio Montale (nato a Genova il 12 dicembre 1896 e morto a Milano il 12 settembre 1981), poeta, giornalista e critico musicale nonché premio Nobel per la Letteratura nel 1975 non c’è ben poco ancora da dire, è già stato detto tutto; poche righe sulla Poesia provengono da Maurizio Maggiani, noto giornalista e scrittore Ligure (nato a Castelnuovo Magra il 1° ottobre 1951) il quale in merito scrive: Nemmeno per un sogno sei mia sorella, grasso serpe d’acqua spenta di valle, tu che ti giochi la parte del pesce ma resti tra i denti subdola come le anime rettili della golena che ti hanno svezzato. Ma sei mio fratello, anguilla di poco destino e tanto ardimento, dignità della corsa in salita, eleganza della fatica, snella bellezza della perseveranza. Fratello di disgrazia nella fogna che ci è stata concessa in nutrimento, fratello di ventura nel viaggio che comunque tentiamo al lindore che ci hai … nati.
Maurizio Maggiani 
A questo punto non ci sarebbe altro da aggiungere anche se ci sarebbe molto di cui parlare a cominciare dal grande Montale per concludere con il contemporaneo Maggiani ma, a volte, il silenzio 'parla' più di migliaia di parole; lasciamo parlare quanto loro hanno a suo tempo ... scritto. Un saluto. Luciano Cremascoli -

mercoledì 20 luglio 2011

ESTATE (non solo vacanze ma anche … salute)

... anche se NON siamo più (o tutti) ... ragazzi !

L’estate, più di ogni altra stagione, ci regala frutta e verdura in abbondanza, dai colori e sapori più differenti. In realtà, dovremmo mangiarne tutto l’anno e almeno 5 porzioni al giorno: sono un vero e proprio concentrato di salute e ci forniscono nutrienti preziosi come zuccheri, minerali e vitamine.
Frutta e verdura, infatti, sono una fonte eccellente di vitamine, dai folati ed altre vitamine del gruppo B alla vitamina C e al carotene, precursore della vitamina C ed al carotene, precursore della vitamina A.
I prodotti più ricchi di caroteni sono quelli di colore giallo-arancione, come carote, peperoni, zucca, arance, pesche e albicocche, o quelli di colore verde scuro, come spinaci o la rucola.
Ma i prodotti dell’orto sono fonti importanti, anche, di minerali come il magnesio ed il potassio.
Buono anche l’apporto di calcio e ferro, anche se la biodisponibilità di questi minerali dai vegetali è inferiore a quella dei prodotti animali; per assorbire un po’ di ferro in più basterà aggiungere alle verdure cotte o crude un po’ di limone spremuto o anche mangiare un frutto a fine pasto.
Non mancano, infine, il selenio e lo zinco, altri minerali importanti per la salute.
Una dieta variata, ricca di frutta e verdura, ci assicura anche altre sostanze benefiche, come molte molecole ad azione antiossidante e soprattutto fibra.
Questa non ha valore energetico o nutritivo, perché non siamo in grado di digerirla, tuttavia serve da nutrimento alla flora batterica intestinale, ci permette di combattere la stitichezza e ci aiuta a prevenire ed a controllare il diabete e le malattie cardiovascolari, perché regola l’assorbimento, e il livello nel sangue, di zuccheri e grassi. Inoltre, il potere saziante della fibra ci fa sentire “pieni” più facilmente (ecco perché i vegetali sono uno spezza-fame ideale).
Sempre più studi tendono a confermare che un adeguato e costante consumo di frutta e verdura contribuisca a prevenire le malattie cardiovascolari (infarto ed ictus), alcuni tipi di tumore, sovrappeso, obesità e diabete, ipertensione ecc.
Meglio un 'giretto' dal fruttivendolo che NON dal...Farmacista !

L’alimentazione dev’essere quindi  più leggera, ricca di frutta e ortaggi, senza dimenticare l’attività fisica, anche d’estate quando fa caldo.
Si può nuotare (non ci si dimentichi che anche noi Laringectomizzati, che respiriamo tramite lo ‘stoma’, ossia un buco  alla base del collo, ci possiamo permettere un bagno rinfrescante e rinvigorente nuotando al mare, al lago od in piscina – vedesi Post nel mio Blog all'indirizzo sottostante)
 http://lucianocremascoli.blogspot.com/2011/07/laringectomizzato-nuota-e-non-solo.html 
Si può passeggiare all’ombra, unendo divertimento e consumo di calorie. 
Infine, è importante sapere che è falso che la frutta a fine pasto non vada mangiata, anzi!
Un saluto. Luciano Cremascoli - 

mercoledì 13 luglio 2011

CALDO (ci si metta al … riparo)

Le temperature elevate sottopongono l’organismo ad uno sforzo intenso: questo deve attivare alcuni meccanismi di raffreddamento che richiedono un grande impegno. Quindi ecco alcuni consigli pratici ed economici per un vivere meglio nonostante il caldo.
                                                                             Vivere all'ombra
Vivere il più possibile all’ombra durante la stagione estiva. E’ importante stare a debita distanza da tutte le fonti di calore. In primo luogo dal sole, che surriscalda l’organismo e lo sottopone a grandissimo stress. Specialmente in città è fondamentale non uscire nelle ore più calde della giornata, fra le 11 e le 16. Anche al mare l’ideale è esporsi per tempi limitati, proteggendo sempre la pelle con le creme solari e mai nelle ore centrali. Per diminuire lo sforzo dell’organismo bagnarsi frequentemente.

Vestire leggero e naturale
Una regola essenziale è non coprirsi troppo, vestire leggero e naturale. Gli indumenti infatti, possono contribuire ad aumentare la percezione del calore. I capi migliori sono quelli in fibre naturali, come il lino, la seta ed il cotone, che favoriscono la traspirazione cutanea e danno un senso di fresco.
              Bere molta acqua
In estate si dovrebbero bere almeno 1,5-2 litri d’acqua al giorno, senza aspettare lo stimolo della sete. Sono indicati anche i frullati, i centrifugati di frutta fresca ed i tè leggeri. Quando fa molto caldo, specialmente per chi non ha un sistema di termoregolazione al massimo dell’efficienza, l’acqua da semplice alimento si trasforma in farmaco.
Mangiare frutta e verdure crude
Fare il ‘pieno’ di frutta e verdura che sono ricche d’acqua è un’ottima abitudine che tutti dovrebbero prendere. Devono anche essere fresche: appassendo, si essiccano e perdono tutta la loro acqua. La verdura che non può essere consumata cruda andrebbe cotta poco: meno gli ortaggi cuociono, meno perdono acqua e vitamine.
                                                                                  Rinfrescarsi il più possibile
Utili bagni rinfrescanti e rilassanti ad una temperatura di 37°, magari arricchiti con qualche cucchiaio di amido oppure una doccia tonificante con un gel a base di erbe che donano una sensazione di freschezza (come salvia e menta): stimolano la circolazione e regalano una sensazione di benessere.
Evitare ventilatori meccanci
Cercare di evitare il più possibile i ventilatori meccanici. Una misura semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud ed a sud-ovest mediante tende e/o oscuranti esterni regolabili (persiane, veneziane ecc.). In questo modo, si riduce la quota di raggi solari e di calore che riesce a penetrare nell’edificio. I ventilatori meccanici, invece accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale.
      Utilizzare deumidificatori d'aria
I condizionatori sono utili poiché rendono l’aria dell’ambiente più fresca e meno umida, aumentando il comfort di chi ci vive. L’importante è usarli correttamente: fare una regolare manutenzione dei filtri dell’impianto ed evitare di impostare livelli di temperatura troppo bassi rispetto alla temperatura esterna (la differenza non dovrebbe mai superare i 6°C). Una temperatura tra 25-27°C, con un basso tasso di umidità, garantisce un buon confort e non espone a bruschi sbalzi termici.
Rinfrescare l'automobile prima di salirci
Si consiglia inoltre di non rimanere mai troppo tempo dentro l’automobile sotto il sole. Prima di salire nella macchina caldissima, aprire gli sportelli per qualche minuto, in modo di da ventilare l’abitacolo. Se l’automobile è dotata di un impianto di climatizzazione, regolare la temperatura su valori (come detto per gli ambienti) di circa 5-6°C inferiori alla temperatura esterna. Non orientare le bocchette della climatizzazione verso i passeggeri. 
Questi sono solo alcuni validi consigli per affrontare al meglio il caldo dei mesi estivi ma, come sempre, più d’ogni sia pur giusto consiglio vale sempre l’ottima regola del ... 'buonsenso individuale', quello NON dovrebbe mai ... mancare. Nessuno meglio di 'noi' può conoscere se stesso quindi sapersi regolare di conseguenza. Un saluto. Luciano Cremascoli -

lunedì 11 luglio 2011

TUMORE ALLA LARINGE (se …)

Mi limito ad un 'copia-incolla 'da quanto pubblicato oggi su “corriere.it salute sportello cancro”.
l'Istituto Europeo Oncologico di Milano

Tumori alle corde vocali: la differenza la fa il tempo -  Se individuati tempestivamente possono essere rimossi senza conseguenze e senza «buco» in gola ('tracheostoma' o più semplicemente 'stoma' aggiungo io). I tumori alla laringe, più frequenti fra i fumatori e gli ex-fumatori, sono particolarmente temuti, per almeno due motivi. Il primo è il rischio di perdere la voce, e il secondo quello di subire una tracheostomia, cioè un «buco in gola» che rimane anche dopo l'operazione. Oggi però queste due eventualità si possono evitare nella maggior parte dei casi, come spiega il dottor Mosshen Ansarin, dell'Istituto Europeo di Oncologia, di Milano, grazie alla chirurgia laser, che può escindere per via endoscopica il tessuto malato rispettando l'integrità dell'organo e non richiedendo la trascheostomia. La condizione perchè ciò sia possibile è però una diagnosi precoce: se la voce scende, o è alterata, per più di un mese bisogna farsi controllare da un otorinolaringoiatra.
il Dr. Mosshen Ansarin, Otorinolaringoiatra dell'I.E.O. di Milano

Ora, sentiamo cosa ha da dirci in merito il dr. Mosshen Ansarin dell’I.E.O. di Milano nel suo video-intervista  (per visionarlo basta ‘cliccare’ sull’indirizzo sottostante oppure mediante ‘copia-incolla’; volendo si può visionare il video anche a ‘schermo intero’).







Buona Visione. Non avrei altro da aggiungere anche se, in materia, sia pur NON essendo un Medico ne paramedico, Logopedista od altro ma un semplice Rieducatore di Laringectomizzati (anch'io stesso Laringectomizzato dal 2006), ci sarebbe molto di cui … parlare. Sarà per la prossima occasione. Un saluto. Luciano Cremascoli -

sabato 9 luglio 2011

GLI ANZIANI (le nostre radici)


Lettera di una madre al proprio figlio:
Se un giorno mi vedrai vecchia: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose … non mi interrompere … ascoltami, quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finche’ non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare … ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perche’ non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc.
Quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del discorso … dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire ….. la cosa piu’ importante non e’ quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li vicino pronto ad ascoltarmi.
Quando le mie povere gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morta … non arrabbiarti un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo.
Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada.
Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.
Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te. TI AMO FIGLIO MIO E TI AMERO’ X SEMPRE, anche se mi … ignorerai.
A questo punto non avrei altro da aggiungere, già il racconto dice tutto (a chi vuol capire…), vorrei solo aggiungere che a questo punto dovrei ‘rovesciare’ quel mio ‘motto’ che quale Laringectomizzato e Rieducatori di Laringectomizzati ripeto sempre ai miei ‘rieducandi’ (coloro che frequentano la mia Scuola di Rieducazione alla Parola dopo aver subìto, come me, causa un tumore, l’asportazione delle laringe quindi perso l’uso della parola). Il motto dovrebbe quindi essere rovesciato, DA:  quello che io ero, voi siete (in riferimento al fatto che loro - i miei rieducandi - all’arrivo non parlano ancora), quello che io sono voi sarete (parlerete come sto parlando io ora) IN: «quello che io sono (anziano – dovrei ritenermi già tale considerati i miei quasi 62 anni ma … ancora non ci riesco) voi sarete, quello che io ero (giovane)voi SIETE ». Un saluto. Luciano Cremascoli - 

mercoledì 6 luglio 2011

AMBIENTE-NATURA-PAESAGGIO (n. 6)

“CONVERSAZIONE IN SICILIA”

                                 

di Elio Vittorini


E intanto era passata Augusta col suo monte di morte case in mezzo al mare, tra velivoli e navi, e tra saline, sotto il sole, e si avvicinava Siracusa, si viaggiava, per la campagna vuota, lungo il mare di Siracusa (…). Alle tre, nel sole di Dicembre, dietro il mare che scoppiettava nascosto, il trenino entrava, piccoli vagoni verdi, in una gola di roccia e poi nella selva dei fichidindia (…). Cominciarono a a passare le stazioni, casotti di legno con sole sul cappello rosso dei capistazione, e la selva si apriva, si stringeva, di fichidindia alti come forche. Erano di pietra celeste, tutti fichidindia, e quando si incontrava anima viva era un ragazzo che andava o tornava, lungo la linea, per cogliere i frutti coronati di spine che crescevano, corallo, sulla pietra dei fichidindia. Gridava al treno mentre il treno gli passava davanti.

Questo breve racconto è tratto da un Romanzo di Elio Vittorini (nato a Siracusa il 23 Luglio 1908 e morto a Milano il 22 Febbraio 1966) scritto alla fine degli anno ’30  nel quale tratta di un viaggio di un uomo a ritorno nella sua terra natìa. Ci da una sua interpretazione di questo racconto Dacia Maraini, scrittrice, figlia di Fosco (scrittore ed etnologo) già compagna e stretta collaboratrice di Alberto Moravia dal ’62, nata a Fiesole (Firenze) il 13 Novembre 1936. Ecco come interpreta questo …’viaggio’: 


Elio   Vittorini

Una Sicilia in movimento,. Vista attraverso i finestrini di un treno in corsa. Sembrava di entrare in un quadro futurista dove il movimento diventa spazio e colore. Ma non si tratta di un’operazione ideologica, fatta a freddo, di una sperimentazione sul moto perpetuo. L’emozione si insinua nel processo pittorico, attraverso la descrizione del cappello rosso del capostazione. Vittorini, come sappiamo, era figlio di un capostazione e quel cappello rosso si presenta carico di ricordi affettuosi e introduce uno slancio linguistico che si fa lirico e tumultuoso.

Dacia   Maraini

Anch’io a suo tempo (circa 30anni fa) ho viaggiato, sia pur per diletto e non di certo di ritorno nella terra d’origine ma ho visto la Sicilia in tutt’altro modo, diversamente e non come la racconta l’autore (del resto il suo non è un racconto autobiografico ma … immaginario) e nemmeno l’interpretazione che ne da La scrittrice Dacia Maraini. Non mi permetto di certo di confrontarmi con scrittori di si nobile levatura ma i miei occhi, ripeto, hanno catturato particolari differenti (in movimento e non) in primis in quanto non viaggiavo in treno (e non sono figlio di capostazione) ma in automobile, poi forse in quanto provenivo da una Regione completamente differente, la Lombardia ed anche questo, ne sono più che convinto, abbia contribuito a farmi vedere un territorio diversamente spettacolare. Un saluto. Luciano Cremascoli -  



domenica 3 luglio 2011

LARINGECTOMIZZATO NUOTA (e ... non solo)

Da più parti mi sono giunte richieste di chiarimenti, soprattutto da parte di Laringectomizzati Totali (come me del resto), ossia coloro che a causa di un Tumore alla Laringe hanno subìto l'asportazione della stessa quindi respirano attraverso lo 'stoma' (volgarmente chiamato buco - posto alla base del collo) ed amanti del mare, lago (piscina compresa) od ogni altro luogo dove ci si possa immergere per svolgere attività ludiche (sportive) quale quelle natatorie e/o subacquee per sapere se anche un Laringectomizzato Totale può o meno svolgere queste attività. La risposta è decisamente "SI". Ci sono sul mercato (questa non mi sembra però la sede più idonea per della pubblicità gratuita ad imprese commerciali, del resto non ne sono nemmeno autorizzato anche se nessuno me lo potrebbe vietare) apposite attrezzature che permettono al Laringectomizzato di poter immergere senza alcun problema (nessuna 'infiltrazione' d'acqua dall'esterno - tramite lo stoma - verso bronchi-polmoni) quindi, immergersi totalmente per poter nuotare od addirittura svolgere attività subacquea sia in piscina che in spazio aperto. Ci sono anche Istruttori che insegnano ad utilizzare al meglio questo strumento. Una dimostrazione possono essere le due foto sottostanti.
Laringectomizzato Totale che prende lezione di nuoto,
l'Istruttore è anch'esso Laringectomizzato Totale
Laringectomizzato con apposito attrrezzo che nuota autonomamente
Nelle due foto si vedono il Laringectomizzato (nella prima immagine seguìto da un Istruttore Rieducatore anch'esso Laringectomizzato) con indosso l'apposita attrezzatura (che non è altro che un 'tubo' che collega lo stoma alla bocca che permetta di respirare anche se lo stoma è immerso nell'acqua). Il concetto del resto è alquanto semplice: l'aria entra (ed esce) dal naso e transitando dalla bocca e dal 'tubo' collegato alla stoma. Naturalmente dove il 'tubo' stesso entra nello stoma, c'è un'apposito sistema-valvola (brevettato) che non consente all'acqua d'entrare dei bronchi-polmoni. 
Però se si vuol provare 'l'ebbrezza di un bel bagno liberi da 'aggeggi' vari ed a costo zero anche questo è possibile come ci dimostra l'amico Andrea, anch'esso Laringectomizzato Totale ed ex Subacqueo Professionista nel video sottostante (il video non è tra i migliori, del resto i mezzi a disposizione al momento erano quelli che erano così come il risultato è quello che è, mediocre - faremo di meglio in un'altra occasione).


http://www.youtube.com/watch?v=I_IWnGh5qrs
Naturalmente si consiglia le prime volte che ci si immerge (mi riferisco a chi intende farlo senza alcun ausilio - come l'amico e collega Andrea Monaco - anche lui come Rieducatore di Laringectomizzati, ossia insegna di nuovo a parlare a chi ha subìto un intervento di Laringectomia Totale) prestare la massima attenzione e possibilmente avere al fianco un qualcuno che possa intervenire (cosa alquanto remota) in caso di necessità anche se, al limite, se una qualche goccia (preciso, una 'qualche goccia') d'acqua entrasse dallo stoma NON succederebbe nulla di potenzialmente pericoloso per la salute, al limite si tossirebbe per un po' come quando, magari, ci si strozza con una volgarissima e comunissima bibita che inavvertitamente invece che andare in esofago prende la 'strada' della trachea facendoci tossire. Nulla di più.  Non credo di aver detto tutto ma a qualcuno le idee penso di averle chiarite. Ad ogni modo per eventuali ulteriori chiarimenti, nel limite delle mie possibilità-conoscenze (non sono un Medico e nemmeno un Esperto in Attitività Rieducative Natatorie) quale Laringectomizzato (e riducatore di...), sapete dove, come e quando trovarmi. Se invece volete-preferite contattare Andrea (Monaco), nessun problema, lo potete trovare su Facebook. Un saluto . Luciano Cremascoli -