martedì 30 agosto 2011

LARINGECTOMIZZATI (Convegno per Rieducatori di…)

“LA GESTIONE E IL RECUPERO COMUNICATIVO DEL PAZIENTE CON LARINGECTOMIA TOTALE – DALL’INTERVENTO ALLA TERAPIA LOGOPEDICA” -  Roma – 29 Ottobre 2011 (come da brochure sottostante)

è il Convegno (da non confondersi con i Corsi anche se il più delle volte – probabilmente anche in questo caso – la differenza che ci dovrebbe essere, e ben evidente, non c’è) riservato a Medici Specialisti (di Medicina Otorinolaringoiatrica e ‘dintorni’ – l’elenco sarebbe troppo lungo), Psicologhi, Fisioterapisti, Logopedisti personale paramedico di orl ed altri, nonché Rieducatori Laringectomizzati Volontari (appartenenti ad Associazioni di Volontariato – onlus) che si prefigge un aggiornamento pratico e teorico del personale che si occupa del Laringectomizzato Totale da ancor prima dell’intervento chirurgico sino ad un suo totale  ‘reintegro’ nel tessuto  sociale sia sotto l’aspetto fisico-psicologico che comunicativo. Per saperne di più non si deve far altro che leggere la brochure (cliccandoci sopra con il puntatore del mouse s’ingrandirà e si renderà facilmente leggibile).
Vorrei ricordare (agli addetti ai lavori) l’appuntamento a Cremona del 15 Ottobre prossimo su “LA RIABILITAZIONE DEGLI ESITI NELLA CHIRURGIA LARINGEA LASER” di cui al mio Post in questo stesso Blog del 11 Agosto scorso:  http://lucianocremascoli.blogspot.com/2011/08/laringectomizzati-corso-per-rieducatori.html
Non avendo altro da aggiungere, ritenendomi a completa disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti nei limiti delle mie conoscenze- competenze,  qui concludo. Un saluto. Luciano Cremascoli - 

domenica 28 agosto 2011

AMBIENTE-NATURA-PAESAGGIO (n.10)

I VANDALI IN CASA
di Antonio Cederna 

nato a Milano il 27-10-1921
morto a Ponte in Valtellina il 27-08-1996
   
Lasciato un gruppo di madri e bambini sotto una fitta ombra, eccoci improvvisamente in una radura in cui giace un pestifero cumulo di immondizie, quindi incontriamo un vecchio villino in rovina, con resti sgretolati di fontana con rilievi e pezzi di statue rovesciate a terra. Altro folto d’alberi, tracce di antico viale, avanzi di profondo pozzo, e ci troviamo in un’altra radura, dove davanti ad una baracca in legno due uomini esaminano in silenzio un cavallo. Altri alberi, fili con biancheria, grosse cataste di legname, ed eccoci in un altro spiazzo pelato con autorimessa e uomini in tuta: dappertutto, in quanto rimane di questo parco, si respira una strana aria di illecito tollerato, di gente che si nasconde e mimetizza.
Gian Antonio Stella (nato a Asolo-Tv 15-03-1953)
Ecco come  vede il breve ma lucido racconto di Antonio Cederna (giornalista, ambientalista, politico ed intellettuale di casa nostra) il giornalista (anche redattore del Corriere della Sera) nonchè scrittore Gian Antonio Stella che poi, il pensiero di entrambi (con l'aggiunta di un 'appunto' di Indro Montanelli),  non è poi così diverso l'uno dell'altro ('si è costruito, cosa si lascia ai posteri visto che distruggiamo'):


«Ogni filare di viti o di ulivi è la biografia di un nonno od un bisnonno», scrisse Indro Montanelli. Sfregiare una collina dissodata col piccone dai nostri avi, abbandonare agli sterpi una tenuta modello borbonico come a Carditello o cavouriana come a Trino Vercellese, riempie di pattume una necropoli o erigere enormi pale eoliche sulle rovine di una cittadella non è solo uno scempio estetico: è uno sputo sui nostri nonni che ci si spaccarono la schiena e sui nostri figli, ai quali non lasceremo ciò che abbiamo (immeritatamente) ereditato.
A questo punto direi che non c'è proprio altro da aggiungere ma solo riflettere, riflettere ed ancora ... riflettere. Un saluto. Luciano Cremascoli.

mercoledì 24 agosto 2011

LARINGECTOMIZZATO (non ‘uno’ come … tanti)

Esattamente sei anni fa come oggi (era un Mercoledì, il 24 Agosto del 2005 – guarda caso anche quest’anno ‘cade’ in Mercoledì), venivo operato di Laringectomia Totale ed oggi, in occasione di questo anniversario che non saprei nemmeno io se festeggiare (dopotutto quell’intervento chirurgico mi ha salvato la vita) o rammaricarmi e chiudermi nel triste ricordo di quel giorno ma che, dopotutto, tanto triste, visto a distanza di tempo (6 anni) non è, anzi, sono tornato a vivere, potrei dire, una nuova vita, in modo nuovo, con nuovi amici intorno e soprattutto con una nuova voce (vorrei ricordare che un laringectomizzato è stato privato della laringe quindi delle corde vocali) e non è tutto ma non è mia intenzione ora parlare di me; per quello ci sarà tempo.
Vorrei parlare di un Laringectomizzato non dico speciale ma … ‘particolare’; il perché lo spiega l’articolo qui sotto, estrapolato qualche settimana fa da un quotidiano locale. La “particolarità” di questo Laringectomizzato (che oserei definire con la ‘elle’ maiuscola) è evidenziata nella seconda ed ultima parte dell’articolo stesso e proviene dalle parole dello stesso ed è a questo punto che inviterei a soffermarsi sul messaggio che lo stesso dr. Magnani, quale Laringectomizzato e Medico ‘lancia’ soprattutto ai giovani, il più delle volte ‘sordi’ a certe sollecitazioni.
il Dr. Maurizio Magnani
Il dottor Maurizio Magnani, 60 anni, direttore dell’Unità complessa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Maggiore di Cremona, è stato premiato a Udine. Durante l’88° congresso della Società Italiana di Otorinolaringoiatria, gli è stata assegnata la Targa d’Argento dal professor Marco Piemonte, Direttore dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Udine, “nel 150° dell’Unità d’Italia per i meriti acquisiti nell’ambito della attività civile e sociale”.
Il dottor Magnani, in servizio a Cremona dal 1979 - ai tempi del professor Ottorino Bazzana -, è primario di Otorinolaringoiatria dal 2002.  
«E' un premio che mi ha fatto molto piacere - spiega il dottor Magnani – ed è una soddisfazione che voglio condividere con l’Azienda Ospedaliera, che mi è sempre stata vicina nella mia attività in tutti questi anni, con i miei collaboratori e tutti quanti lavorano con me o che hanno lavorato con me». L’impegno in campo sociale ha avuto un ruolo importante per il riconoscimento. Magnani, infatti, è anche Presidente Nazionale di una importante associazione strettamente legata al settore di riferimento, l’AILAR (Associazione Italiana Laringectomizzati – onlus). «L’Associazione si occupa del recupero globale del paziente laringectomizzato, che ha subìto un trauma enorme: l’obiettivo è la riabilitazione ed il ritorno a casa. Anche l’Azienda Ospedaliera viene premiata perché qui da anni io organizzo corsi di formazione per il personale infermieristico, assistenti sanitari e volontari. I corsi contano sempre su una notevole partecipazione e si rivelano molto utili. Mi sento di dire che l’attività rappresenta un fiore all’occhiello per l’Azienda Ospedaliera».
Il dottor Magnani fa riferimento anche alla propria esperienza personale: «Colpito da tumore al laringe, sono stato sottoposto ad intervento di Laringectomia Totale quando avevo 22 anni e frequentavo il terzo anno di Medicina, a Parma. Da lì, da quella dura esperienza, ho deciso di specializzarmi in Clinica Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico-Facciale e ho cominciato così la mia professione».
I casi affrontati sono in costante aumento: «Il cancro alla testa del collo è in crescita, nonostante diminuisca il consumo di sigarette. Purtroppo tra i giovani aumenta il consumo di alcol e superalcolici e questo determina un incremento dei casi  specie tra le persone di età inferiore ai 50anni. L’Associazione Italiana Laringectomizzati (l’Ailar) che presiedo è molto sensibile a questo aspetto. E’ in atto una campagna educativa di tipo preventivo che coinvolgerà molte città d’Italia e che a Cremona è già stata attuata. L’attività di prevenzione è, come sempre, fondamentale per arrivare a buoni risultati. Ed è anche in questa direzione che la nostra Associazione cerca di andare».
ricevo l’Attestato di Frequenza dal Dr. Magnani

Per concludere mi si consenta d’affermare con una punta d’orgoglio d’essere stato onorato d’aver ricevuto dalle mani del Dr. Magnani (come si può notare nella foto di cui sopra - era il 10 maggio del 2008)  l’ATTESTATO DI FREQUENZA al Corso di formazione del personale per il recupero comunicativo del paziente laringectomizzato. Attestato che mi consente di ‘occuparmi’ a pieno titolo,quale Rieducatore, della Scuola di Rieducazione alla Parola dell’Ospedale Maggiore di Crema (prov. di Cremona), lo stesso Ospedale nel quale sono stato a suo tempo operato presso il Reparto di ORL (Otorinolaringoiatria) diretta dal Primario Dr. Pasquale Blotta. A questo punto non mi resta che concludere e soffermarmi per qualche attimo a riflettere sul mio passato, presente ma soprattutto … futuro. Un saluto. Luciano Cremascoli -

sabato 20 agosto 2011

AMBIENTE-NATURA-PAESAGGIO (n.9)

DALLA TORRE
di Mario Luzi
Questa terra grigia lisciata dal vento nei suoi dossi
Nella sua galoppata verso il mare,
nella sua ressa d’armento sotto i gioghi
e i contrafforti dell’interno, vista
nel capogiro degli spalti, fila
luce, fila anni luce misteriosi,
fila un suo destino in molte guise,
dice: «guardami, sono la tua stella»
e in quell’attimo punge più profonda
 il cuore la spina della vita.
Questa terra toscana brulla e tersa
 dove corre il pensiero di chi resta
o cresciuto da lei se ne allontana.
                                                         Mario Luzi
Questa breve poesia scritta da Maurizio Levi (20/10/1914 – 28/02/2005), scrittore Grossetano nonché Senatore a Vita della Repubblica Italiana è così vista da Raffaele La Capria, scrittore e sceneggiatore napoletano (nato il 3 Ottobre 1922):
Quella che Mario Luzi  contempla dall’alto di una torre non è la campagna toscana lavorata dall’uomo e resa umana dal suo lavoro, non è quella “intima e famigliare” amata da Papini (noto pittore toscano, credo, aggiungo io), è invece un’altra faccia della stessa terra, quella che come spina più profonda punge il cuore d el poeta, una terra selvaggia e severa che corrisponde - «chiara e inconoscibile, tenera e ostile» - al suo animo e alla forma della sua poesia. 
           Raffaele La Capria
Qualcosa da aggiungere da parte mia ? Direi proprio di no, almeno per questa volta. Un saluto. Luciano Cremascoli - 

lunedì 15 agosto 2011

Lunedì 15 Agosto 2011 (ferragosto)

Visto che per me, ovvero, per il mio Blog, è il primo Ferragosto questo è il minimo che posso fare per i miei ... amici (il giallo non è causale - dicono sia beneaugurante).
E, come da mia abitudine (non vedo perchè dovrei cambiare proprio oggi) ... Un saluto. Luciano Cremascoli -

giovedì 11 agosto 2011

LARINGECTOMIZZATI (Corso per Rieducatori di...)

"la RIABILITAZIONE degli ESITI nella CHIRURGIA LARINGEA LASER" è il titolo del Corso che si terrà a Cremona Sabato 15 ottobre. Responsabile del Corso il Dr. MAURIZIO  MAGNANI, Primario di Otoronolaringoiatria dell'Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Cremona (Presidio Ospedaliero di Cremona) nonchè Presidente Nazionale di "A I L A R" (Associazione Italiana Laringectomizzati - onlus) e Presidente della "F I A L P O" (Federazione Italiana delle Associazioni di Laringectomizzati e Pazienti Oncologici).
Il Corso è riservato a Volontari Rieducatori alla Parola di Ailar e Fialpo, Logopedisti ed Infermieri. Ci 'dice' però tutto e meglio la brochure sottostante.
Per ulteriori eventuali chiarimenti mi si ritenga a vostra completa disposizione, naturalmente per quanto può essere di mia conoscenza - competenza. Un saluto. Luciano Cremascoli - 


lunedì 1 agosto 2011

AMBIENTE-NATURA-PAESAGGIO (n.8)

MARE

di Giovanni Pascoli

                                      
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano le onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni ?

                                                                                                             Giovanni Pascoli


Ecco come invece interpreta questa poesia Giorgio Montefoschi (scrittore e critico letterario Romano): Quello che conta, ed è fondamentale, è il senso misteri stico di chi si pone dinnanzi al mare. Il mare è certamente il ‘tutto’, nel quale lo sguardo sprofonda. Un Tutto vasto, immenso: però non immoto, privo di vita. Vi si riflettono le luci delle stelle ed è mosso dalle onde, che a loro volta sono sospinte senza posa dal vento. Questo significa, dunque, che l’infinito accoglie il Tempo. Anche se chi contempla il mare, chi si lascia stordire dal mare, è sempre incapace di stabilire qual è la soglia che separa l’Infinito e il Tempo.
                                                                   Giorgio Montefoschi

Cosa potrei avere da dire io ? Non potrei di certo confrontarmi con un Giovanni Pascoli o ‘discuterne’ con un critico letterario della levatura di Giorgio Montefoschi, non me lo permetterei mai ! Però un qualcosa avrei da aggiungere: personalmente su certi argomenti (il mare ad esempio)  filosofeggio meno, sono per la praticità; la filosofia la applico nel mio modo d’essere, del mio vivere quotidiano. Sul mare potrei parlare (visto che siamo in Agosto – tempo di vacanze) di sfruttamento all’eccesso in tutti i sensi, dall’affollamento delle spiagge (all’esasperazione – non si vede più nemmeno la sabbia – carne umana su carne, mi si permetta la licenza) al ‘traffico’ marino (intendersi barche, barchette, barconi – da quelle da poche centinaia di Euro a natanti di milioni, di Euro). Mi potrei soffermare sullo sfruttamento delle popolazioni ittiche (ormai si è costretti a ‘fermare’ obbligatoriamente la pesca per 2 o 3 mesi per ridurre il più possibile addirittura l’estinzione di alcune specie di pesci – autonomamente l’uomo – il pescatore in questo caso - non sa ‘gestire’ quelle risorse che gli garantiscono la sopravvivenza, deve intervenire il legislatore). Si potrebbe continuare con la flora marina anch’essa più che malata dall’inquinamento procurato dall’uomo, naturalmente. Potrei concludere con un “guardiamo le nostre spiagge-coste marine d’inverno”, tutta e solo plastica alla mercé del: buttiamo tutto li tanto poi ci pensa il mare a portasi via il tutto od al limite in Primavera ci penserà chi vorrà garantire delle vacanze da sogno ai … villeggianti (sogno inteso come ‘costi’) che si potranno così godere un bel mare sempre (ai nostri occhi) pulito. Ma preferisco non commentare e concludo qui. Chi sono io per potermi ‘esprimere’ in questo modo ? Uno che andava al mare quando il mare aveva la “emme” maiuscola. Ora, quelle poche volte che ci vado il mio sguardo tende a volgere verso il ‘fronte’ opposto; le montagne che, in genere, sovrastano il mare, più tranquille e rilassanti. Un saluto. Luciano Cremascoli -