sabato 20 agosto 2011

AMBIENTE-NATURA-PAESAGGIO (n.9)

DALLA TORRE
di Mario Luzi
Questa terra grigia lisciata dal vento nei suoi dossi
Nella sua galoppata verso il mare,
nella sua ressa d’armento sotto i gioghi
e i contrafforti dell’interno, vista
nel capogiro degli spalti, fila
luce, fila anni luce misteriosi,
fila un suo destino in molte guise,
dice: «guardami, sono la tua stella»
e in quell’attimo punge più profonda
 il cuore la spina della vita.
Questa terra toscana brulla e tersa
 dove corre il pensiero di chi resta
o cresciuto da lei se ne allontana.
                                                         Mario Luzi
Questa breve poesia scritta da Maurizio Levi (20/10/1914 – 28/02/2005), scrittore Grossetano nonché Senatore a Vita della Repubblica Italiana è così vista da Raffaele La Capria, scrittore e sceneggiatore napoletano (nato il 3 Ottobre 1922):
Quella che Mario Luzi  contempla dall’alto di una torre non è la campagna toscana lavorata dall’uomo e resa umana dal suo lavoro, non è quella “intima e famigliare” amata da Papini (noto pittore toscano, credo, aggiungo io), è invece un’altra faccia della stessa terra, quella che come spina più profonda punge il cuore d el poeta, una terra selvaggia e severa che corrisponde - «chiara e inconoscibile, tenera e ostile» - al suo animo e alla forma della sua poesia. 
           Raffaele La Capria
Qualcosa da aggiungere da parte mia ? Direi proprio di no, almeno per questa volta. Un saluto. Luciano Cremascoli - 

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