domenica 23 ottobre 2011

LA RESPIRAZIONE (per un Laringectomizzato non è proprio … così)

LE SENTINELLE DEL RESPIRO – TANTI FILTRI OSTACOLANO LE INTRUSIONI NOCIVE. Tutto esatto ma fino ad un certo punto o, perlomeno, NON per tutti è così ma cominciamo dall’inizio ed andiamo per … gradi. 

Il naso funziona come un depuratore ed un climatizzatore: passando attraverso di esso, l’aria viene purificata, inumidita e riscaldata. La peluria e le particolari cellule fornite di ‘ciglia’ presenti all’interno delle narici impediscono alle polveri di arrivare alla gola, mentre la mucosa che lo riveste difende le vie respiratorie dagli attacchi esterni e garantisce il mantenimento di una quantità di muco sufficiente a regolare il livello ottimale di umidità e gli equilibri termici. La mucosa della zona interna della faringe è ricoperta anch’essa da un tipo di mucosa, una membrana ‘popolata’ di “sentinelle”, i linfociti, che hanno il compito di impedire il passaggio agli agenti nocivi. La laringe, oltre ad essere l’organo che permette l’emissione di suoni, può essere considerata l’anticamera della trachea. L’aria che vi giunge viene ulteriormente umidificata e liberata dalle impurità prima d’essere immessa nei bronchi. Questi costituiscono un ulteriore filtro: il muco che essi producono ha, fra l’altro, la funzione di fermare virus e batteri, in modo che non raggiungano i polmoni. Muco ed impurità vengono espulsi con la tosse o trascinati verso la bocca grazie a cellule dotate di ‘ciglia’. Quando l’aria è troppo fredda e non si usa l’accortezza di respirare attraverso una sciarpa (ottimo mezzo per riscaldare un po’ l’aria prima di introdurla attraverso narici e bocca), le ciglia di cui sopra non riescono a muoversi come dovrebbero e si determina un ristagno di muco: si creano, in tal modo, le condizioni ideali per l’attacco e l’insediamento di virus e batteri. 
Tutto esatto, nulla da eccepire eccezion fatta per il “LARINGECTOMIZZATO TOTALE” che non potendo disporre di naso faringe e laringe per il transito dell’aria (infatti la respirazione nel laringectomizzato avviene tramite lo ‘stoma’ (il cosiddetto ‘buco’ alla base del collo) è molto più a rischio di altri agli ‘attacchi ed insediamenti’ di virus e batteri. A maggior ragione questi ultimi (i laringectomizzati) devono prestare particolare attenzione alla propria respirazione soprattutto nei mesi freddi quando l’aria è più inquinata da fattori esterni ambientali (quali nebbia, smog, polveri sottili ed altro) in quanto vengono a mancare loro quelle difese naturali di cui sopra. E’ buona norma quindi mantenere lo ‘stoma’ ben protetto dall’apposito bavaglino (ce ne sono in commercio divari tipi con diversi livelli di copertura-protezione) e magari, tra lo stoma stesso ed il bavaglino non fare mancare un filtro (che ha anche funzione di regolatore dell’umidità oltre che della temperatura dell’aria) chiamato anche ‘naso artificiale’ nonché portare una sciarpa (sia pur ‘sciolta’, non  stretta intorno al collo, al fine di un facile transito-passaggio dell’aria). Non ultimo ma per questo non meno importante avere l’accortezza di dormire in ambiente umido, anche mediante l’utilizzo di ‘umidificatore’ (da non confondere con il deumidificatore) e ricorrere a fumenti (il vecchio rimedio della nonna – con camomilla o bicarbonato di sodio - ormai caduto in disuso ma ancora attuabile ai tempi nostri), aerosol, inalazioni con medicamenti, acque termali od altro; su questi ultimi sarebbe buona norma rivolgersi al  proprio Medico che saprà consigliare al meglio. Quanto sopra non è altro che l’abc per affrontare al meglio l’inverno soprattutto per i neolaringectomizzati (al loro primo inverno con il nuovo ‘status’ respiratorio) ancora ‘inesperti’ sui pericoli-rischi a cui i loro bronchi-polmoni sono esposti non avendo più quali ‘difese’ naturali (mi si scusi la ripetizione) il naso, la bocca (con la sua saliva), la faringe e la laringe; bronchiti e, ancor peggio, polmoniti, per un laringectomizzato sono sempre in ‘agguato’ se vengono sottovalutate quindi, da questi ‘nemici’ è meglio stare sempre in guardia. NON ci si dimentichi che è sempre meglio PREVENIRE che non CURARE. Un saluto. Luciano Cremascoli -  

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