martedì 13 dicembre 2011

LARINGECTOMIZZAT0 (Auguri, sia pur a modo suo, da un...)

Giorni fa ho letto quello che io potrei chiamare un ‘pensare ad alta voce scrivendo’ dell’amico di ‘sventura’ Maurizio (La Piana), conosciuto sul web (laringectomizzato anche lui come me – lui, purtroppo, con un passato un po’ peggiore del mio), mi è piaciuto, ne ho chiesto l’autorizzazione ed eccolo sul mio Blog; non sfigura di certo ! E’ commovente (se il termine è da considerarsi appropriato) come Maurizio, mentre fa l’albero di Natale ed il Presepio, invece di prestare la sua attenzione a quello che sta facendo affinchè il ‘lavoro’ esca nel migliore dei modi, ha la sua mente, se mi si consente il giro di parole, affaccendata in ben altre faccende; corre veloce dall’anno precedente (con una sua ‘storia’ - di salute – alquanto drammatica) ad oggi, dove ormai tutta quella drammaticità è alle spalle e mentre pensa a questo si rivolge a tutti, amici e non, facendogli gli Auguri di Buon Natale rassicurando coloro che in questo momento si trovano in ‘difficoltà’ (siamo sempre in materia di salute) con un ‘siamo sulla strada per vincere’ intendendo (almeno penso di interpretarlo così) di non arrendersi che, oggi come oggi, la ‘bestia’ (lui la chiama così il tumore – io invece sono più drastico quindi ci metto un … la ‘brutta’ bestia). Ecco quanto letteralmente scritto da Maurizio:
Nottata speciale! Questa notte sto facendo l'albero di Natale ed il presepe, uno pseudo presepe napoletano, con le casette con la luce fioca, con la fontana dell'acqua, con i pupazzetti in prospettiva (i più vicini più grandi, i più lontani piccolissimi) mi sto scervellando con le lucine e improvviso mi viene un pensiero che mi porta all'anno scorso: facevo l'albero ed ero quasi sicuro che sarebbe stato l'ultimo e piangevo quella notte, non per paura, ma per disperazione, non poter più vedere gli sguardi di sorpresa dei miei cari, la mattina, quando trovavano l'albero ed il presepe fatto, non poter passare la vigilia tutti insieme, facevo l'albero ed avevo questi pensieri, appunto quest'anno ho voluto fare anche il presepe come lo faceva mio padre, perché sia una tradizione che oggi so non si interromperà tanto presto, perché il cancro, oggi, si vince, io ne ho vinti tre ed ancora lo vincerò, perché io voglio vivere, lo devo ai miei cari, lo devo a me stesso, lo devo a chi prima di me non ce l'ha fatta, lo devo alle persone che sperano di cavarsela e vedono quelli come me come la loro speranza. Buon Natale amici miei, siate sereni, che ormai siamo sulla giusta strada per vincere la bestia.
Un paio di giorni dopo, l’amico Maurizio fa sentire ancora la sua ‘voce’ (non dimentichiamoci che un Laringectomizzato, ossia chi ha subito, causa tumore, l’asportazione della laringe e conseguentemente delle corde vocali quindi perso l’uso della parola, può tornare, nella maggioranza dei casi, a parlare, autonomamente o con l’aiuto di ausili) con un nuovo, ma non di certo recente (come si potrà notare) scritto tanto per ‘rafforzare’ il già forte messaggio. Va precisato che, Maurizio, quale Romano (de Roma) Doc, in questo caso s’è preso anche la libertà (del resto ne ha tutti i diritti)  d’esprimersi in dialetto romano; non so, essendo io lombardo, fino a che punto lo scritto sia stato digitato a dovere, l’importante è capirne il contenuto, la forma può venire in secondo piano. Quindi, ecco quanto:
Questo lo scrivevo otto anni fa, avevo appena saputo del primo tumore, quanta disperazione avevo, ed invece eccomi ancora qui a sorridere di quei momenti.
A chi? A me? Nooo!
Si ‘o so che ce sta’
Ma è pe’ l’artri, a me? nun se po’
E poi io ciò da fa’ 
Devo sistemà ‘n sacco de situazioni
Vojo vede i fiji sistemati
Devo apparà er libro delle azioni
Nun posso lascia sordi ma armeno li buffi che sieno apparati.
E come je lo dico? Quanno je lo dico? Ma che je dico:
“Vostro padre, tu marito, è ‘n cojone
Ve lascerà soli, perché, come le cerase, drento c’ha l’amico
Sto poro stronzo, c’ha ‘n verme che je sta a magna’ ‘n pormone!!!”


A questo punto lascio al lettore trarne le conclusioni, io mi limito ad associarmi con Maurizio (anche se è ancora un po’ presto) nel porgere gli auguri di Buone Feste a tutti, Laringectomizzati, ammalati di altre patologie (tumorali o meno), addetti ai lavori (terminologia un po’, diciamo così, ‘ruspante’ – intendesi Medici, personale paramedico e tutti colori che dedicano tempo ed energie, professionalmente o volontariamente alla causa) e, perchè no, anche a coloro che sono in ottima salute ricordando magari loro che, oggi si può star bene ma domani … - Un saluto – Luciano Cremascoli -



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