giovedì 19 aprile 2012

MALATTIE RESPIRATORIE CAUSATE DA FUNGHI (il Laringectomizzato, il più a rischio)

I funghi sono molto diffusi nel nostro ecosistema, spesso li si respirano (noi LARINGECTOMIZZATI non abbiamo nemmeno la cosiddetta ‘protezione’ data filtro-bocca-saliva; l’aria che respiriamo giunge tramite lo stoma, quel ‘buco’ alla base del collo, dopo un breve tragitto di pochi centimetri e senza ‘ostacoli’ direttamente ai bronchi-polmoni) senza nessun problema, ma in alcune situazioni possono divenire pericolosi ed essere causa di malattie respiratorie anche serie. Per fare un esempio, è possibile che un fungo chiamato Aspergillo sia responsabile di una forma allergica. Gli Aspergilli infatti possono scatenare reazioni allergiche, ma anche polmoniti ed altre forme di infezioni bronco-polmonari. La più comune è l’aspergillosi bronco-polmonare allergica (ABPA), che si manifesta come un’asma che risponde poco alle cure. La diagnosi in questi casi si pone sulla scorta di alcuni dati di laboratorio, sul riscontro diretto od indiretto dell’Aspergillo e sulla presenza di bronchi ectasie alla TAC del torace. Le bronchiectasie sono anomale dilatazioni dei bronchi dove ristagnano le secrezioni, da cui derivano alcuni dei sintomi: tosse e catarro fastidioso e persistente curabili con cortisone in compresse per molti mesi e può essere associata a farmaci per debellare direttamente l’Aspergillo (naturalmente il tutto su ‘consiglio’ e seguito costantemente dal proprio Medico o Specialista, pneumologo o bronchiologo che sia – il fai da te è sempre sconsigliabile). Questa è una delle poche manifestazioni di asma che, se riconosciute e curate adeguatamente, possono guarire completamente e definitivamente. I funghi possono anche causare forme infettive molto gravi e di difficile diagnosi, per le quali sono a particolare rischio i soggetti portatori di malattie croniche ed in condizioni di immunodepressione come i diabetici (od i laringectomizzati, in questo caso per le ragioni dette sopra) o chi assume terapie cortisoniche od immunosoppressive. I funghi possono attaccare i bronchi ed i polmoni dando luogo alla distruzione del tessuto polmonare, con la formazione addirittura di ‘palle’ fungine nei polmoni, i cosiddetti micetomi. La diagnosi può essere molto difficile anche perché i funghi non causano grandi alterazioni dei comuni esami del sangue  e possono sfuggire ad esami anche più invasivi come la broncoscopia. Le terapie sono spesso lunghe ed eliminare completamente l’infezione può richiedere mesi e le cure non sono scevre di effetti collaterali. In alcuni casi si formano ‘sacche’ di infezione dalle quali non è possibile aver ragione con la sola terapia medica; allora bisogna ricorrere alla chirurgia, che viene utilizzata anche quando si formano cicatrici che potrebbero divenire terreno favorente una nuova infezione od una recidiva.

Quindi, senza essere Medico posso facilmente arrivare alla conclusione che, nel laringectomizzato (tra i quali mi ci metto tranquillamente anch’io), è meglio prevenire che non essere ‘costretti’ dopo a curare quando, come già detto, non si rende necessario ricorrere alla chirurgia. Come ? Mantenendo lo stoma il più igienizzato possibile (necessaria la perfetta pulizia quotidiana – mattina  e sera), proteggere il più possibile protetto il medesimo (lo stoma) con filtri, proteggersi sempre lo stoma al meglio dagli agenti ambientali esterni (inquinamento, raggi solari diretti, vento ed altro), dormire in ambiente debitamente umidificato ed altri utili piccoli  e semplici accorgimenti come il non farsi mancare aerosol, inalazioni o semplici fumenti con o senza medicamenti (può bastare anche l’aggiunta, nell’acqua, di comunissimo Bicarbonato di Sodio). Non dimentichiamoci (noi laringectomizzati) e qui mi ripeto, che lo stoma è da considerarsi “l’autostrada” per i funghi per raggiungere velocemente (senza transitare da naso-bocca dove possono essere ‘imbrigliati’ dalla saliva quindi annientati) i bronchi con le conseguenze descritte. Quindi, considerando che l’inverno sembra non voglia dare spazio alla primavera, l’inquinamento ambientale persiste è opportuno non abbassare la guardia (non dimentichiamoci che i nostri polmoni ‘lavorano’ costantemente 24 ore su 24, merita pertanto le dovute attenzioni nel nostro esclusivo interesse). Non dimentichiamoci: meglio perdere un po’ di tempo quotidianamente (che poi tempo perso non è) e prevenire che non essere costretti a … curare (dopo). Un saluto. Luciano Cremascoli -

lunedì 2 aprile 2012

un "CUORE DI ALIANTE" di Claudio Baglioni

Un po' di musica ci può stare, dopo tanta seriosità quindi un bel brano, non certo recente, anch'esso ha i suoi annetti (dopotutto non ne ho pochi nemmeno io...). Sto parlando e facendo ascoltare l'ormai più che conosciuto Claudio Baglioni con il suo "Cuore di Aliante". Per facilitarne l'ascolto (il video non è poi così interessante da visionare) ho aggiunto anche il testo. Personalmente di questo brano più che la musica (non certo da scartare) e l'interprete-autore (di straordinaria bravura) preferisco il testo. Non ho capito bene il perchè ma ha quel qualcosa che 'entra' in chi lo sa ascoltare.

"CUORE  DI  ALIANTE"
(testo, musica e voce di Claudio Baglioni)

io l'ombra che andò via 
costeggiando il muro o restando lì 
l'uomo che cercò la sua profezia 
dritto nel futuro e poi si smarrì 
suono di tam tam e io ci ballo su 
da tutta una vita fulminea 
come un viaggio in tram che ti siedi giù 
e è il capolinea 
io l'onda che si alzò 
su dal mare scuro dell'umanità 
l'urlo che si udì quando rimbalzò 
forte sul tamburo della libertà 
sogno di colei che è la mia follia 
e mai questa ferita rimargina 
e che dai libri miei ha strappato via 
l'ultima pagina 
sono acqua di foce ed è una croce 
non sapere mai se la mia voce 
è fiume o oceano e non c'è no fiume 
che due volte sia capace 
di bagnarmi e darmi pace 
perché il tempo se ne va e tutto tace 
io resto qua nell'irrealtà 
dell'immenso velo del mio cielo a metà 
sarà una nuova età o solo un'altra età 
il volo di un eterno istante 
nel mio cuore di aliante 
io l'indio che partì 
nel cammino duro di cercare sé 
l'arco che lanciò una freccia qui 
dentro un cuore puro luogo che non c'è 
sonno di amnesie che non dormo più 
ma non ho finito di esistere 
con queste energie cresco la virtù 
di resistere 
sono acqua di fonte che al suo monte 
non può ritornare e il mio orizzonte 
è solo vivere e vivere da solo 
come un sasso di un torrente 
che non ferma la corrente 
perché il tempo se ne va e lascia niente 
io resto qua nell'irrealtà 
dell'immenso raggio del mio viaggio a metà 
sarà una nuova età o solo un'altra età 
il volo di un eterno istante 
nel mio cuore di aliante 
a combattere il tempo come si fa 
si può battere solo 
a tempo di musica 
non ti abbattere al tempo che se ne va 
lo puoi battere ancora 
a tempo di musica sul tempo che va 
a tempo di musica nel tempo che va 
io resto qua nell'irrealtà 
dell'immenso fondo del mio mondo a metà 
sarà una nuova età o solo un'altra età 
il volo di un eterno istante 
nel mio cuore di aliante 
io a combattere il tempo 
l'ombra che andò via 
costeggiando il muro o restando lì 
l'uomo che cercò la sua profezia 
dritto nel futuro e poi si smarrì 
a tempo di musica 
Ecco tutto. Un saluto. Luciano Cremascoli -